Sulla terribile marginalità dello scrittore in un mondo dominato dal dogma del consumo e del “successo”

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Il vero lavoro di scrittura, che possiamo porre come autentico e non consegnato ad ambiti spicciamente commerciali, non può che essere oggi insensato e utopistico. Nel momento stesso in cui si fa, esso si nega al mondo in primo luogo per la sua posizione di marginalità (che è un fatto eminentemente passivo all’apparenza, ma declina […]

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