“Vivi, grande cuore, e ama e muori e uccidi”. I sacri epigrammi di Richard Crashaw

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Tradurre Richard Crashaw, installato nella bella ‘corona’ dei poeti ‘metafisici’ inglesi, sarebbe un gesto di grazia – un risarcimento. Crashaw, infatti, è morto nel tardo agosto del 1649 nella Santa Casa di Loreto, e lì sepolto, a trentasei anni, dopo una vita di spettacolari – e tenebrose – cadute. Dell’opera di Crashaw, assemblata in un […]

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