Il commissario Montalbano | Cabasisi
Leggi su In fuga dalla bocciofila di Beatrice Tomasi Di fronte a qualsiasi piccola azione che avrebbe compiuto durante quella giornata, Elena si trova davanti a grandissime, fastidiose seccature. Niente di speciale in programma, un martedì pallido come un altro, già troppo umido per le sue ossa, in cui spostarsi dalla collina dove abita alla piscina di qualche Comune più avanti. E si comincia. Tira giù il borsone dal guardaroba e impila dentro accappatoio costume cuffia asciugamani, un’armonica scala cromatica di blu e ottani. La prima incrinatura: un manico della borsa si impiglia e tira giù con sé il contenuto dell’intera anta. Elena fa un saltello laterale per scansare molteplici tipologie di sacche e sportine, poi impreca a bocca chiusa – com’è possibile accumulare così tante borse di tela? – e si mette a riporre tutto nell’armadio. Torna al necessario per la piscina e si accorge che la cuffia non c’è. Si morde le labbra, inizia a roteare lo sguardo da un punto all’altro della camera. Un fruscio in bagno attira la sua attenzione. Fa i due passi necessari per arrivarci e vede il gatto trascinare la cuffia blu a fiorellini rosa da una parte all’altra del piccolo bagno. Con un lamento allunga la mano e afferra la cuffia, polverosa e bagnaticcia di saliva felina. Elena butta uno sguardo all’orologio, non si è fatto ancora troppo tardi. Decide che può lavare di nuovo la cuffia e darle un’asciugata col phon. La sua spalla destra fa un piccolo scatto, e in rapida successione si alza anche la narice sinist […]