Stanco morto | Indigeribili

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© Un racconto di Leonardo Castoro - Illustrato da Giorgia Iacobelli


Stanco morto

  Giro la chiave. Fa il solito rumore. Come faccio per oliare la serratura? Me lo chiedo ogni volta. Non lo so come si fa. Non le so fare, certe cose. Mio padre forse sì. Potrei chiamarlo, chiederglielo. Ma la porta si è aperta. Il rumore è finito. Poi ci penserò. La serratura è l’ultimo dei problemi. Richiudo la porta, dietro di me. Davanti mi aspetta il solito soggiorno buio. Non accendo neanche le luci. Non ne vale la pena. Butto le chiavi sul tavolinetto, al centro. Poi mi butto io sul divano. Sprofondo. Oh, sì. Sento la schiena distendersi. Mi sembra quasi di vedere le vertebre rilassarsi, finalmente. Un piede con l’altro, mi tolgo le scarpe. Le calze respirano. Oh, sì. Stanco. Stanco morto. Stanco morto. Stanco morto. Certe espressioni trite sono proprio vere. Stanco. Morto. No. Non posso addormentarmi. Sono tornato ora, che cazzo. Se mi addormento, buonanotte. Mi sveglio direttamente domani. E si ricomincia. No. Non addormentarti, coglione. Resta sveglio. Riposati, sì. Ripo [...]

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