Bridgerton 3 | Il ballo delle pazze
Leggi su In fuga dalla bocciofila di Gabriella Siciliano (Bastardi senza gloria) L’iperuranio delle idee ha un cassetto per ogni epoca. Parole identificative, concetti chiave, espressioni d’uso comune, categorie sociali. Tutto ha il proprio ruolo nell’equilibrio cosmico e la storia si ripete ma non si inventa. Questo è quello che ci hanno insegnato. Nel vocabolario dell’iperuranio dell’equilibrio cosmico del 1813 non esisteva la parola femminismo. Doveva ancora nascere quella donna, quella singola donna da cui tutto era iniziato. C’erano state autrici che con fatica si erano affermate, usando pseudonimi maschili fino a quando arrivò Virginia Woolf rivendicando “Una stanza tutta per sè”. Ma mai ancora un vero movimento che travolgesse l’intera società era sorto. Almeno fino a quel momento. Lei era raggiante, come i fili dorati che intrecciavano le sue vesti, come gli smeraldi che splendevano tra i suoi capelli sciolti a lato. Sinuosa come il suo abito di seta e chiffon, si faceva largo tra la folla. In realtà era la folla sbigottita che faceva largo a lei. Aspettava da tre lunghi anni un ingresso trionfale di quel tipo, da lasciare tutti a bocca aperta. Fu a quel punto che perfino Richard, l’oggetto del suo desiderio, il pensiero martellante, l’ossessione di una vita si avvicinò a lei, Susan, la ragazza che tutti ignoravano fino a qualche minuto prima. «Sei da togliere il fiato» disse Richard e accennò un «Ti va di ballare» quando lei lo interruppe dicendo senza troppa cura: «ti ringrazio ma devo […]