Rosa di mare | Racconti Indigeribili
Scritto da Gaia Matone -
- Illustrato da Antonella Depalma
Rosa di mare
Anne-moony. Così mi battezzarono con stille di soluzione salina. Ho sempre saputo che fosse un mero bisticcio, composizione di parole di mio padre, terapeuta psicodinamico.
Lapsus sfiorato.
Il mio habitat sono i fondali marini, come un anemone, una rosa di mare.
Mi adottarono a tre anni e crescendo capii da sola di non essere un essere comune.
Potevo starmene sdraiata sul fondale o lambire la pellicola trasparente: giovare della tensione superficiale dell'acqua, senza problemi. Mi riusciva meglio che camminare. Una mia gamba era un po’ più corta dell’altra, così come un braccio. Una differenza che non passava inosservata.
Da sempre camminavano trascinandomi gli arti. Ho detto camminavo? Era più uno strisciare scoordinato nell'aria. A poco erano servite le sedute dalla psicomotricista.
«Qua o si mettono protesi o si attenua il tutto con dello stretching, forse dei plantari... magari tagliando qui e qui...».
Come un vestito da sposa da ricucire, strappare, allungare o accorciare. Come stoffa o come carne pe [...]