Io non comprendo

Leggi su Biró La prima cosa a sparire furono i sorrisi dai volti. Una sera che tutta la famiglia era riunita a tavola, cenando e scherzando come al solito, la grande scatola luminosa parlò e tutti gli altri tacquero. Non so cosa avesse detto la scatola, io non comprendo la loro lingua, ma certo fu qualcosa di sconvolgente. Dopo un lungo silenzio, il Gigante e l’Abbracciatrice iniziarono a discutere tra loro, evidentemente preoccupati. La Piccola, come me, non capiva; mentre il Gigante parlava, l’Abbracciatrice le copriva le orecchie, come per proteggerla da un suono troppo forte. Eppure lui non aveva gridato, evidentemente ciò che si stavano dicendo poteva ferire la bimba in modo particolare.  Ma non so perché, io non comprendo la lingua degli umani. Poi a sparire fu proprio il Gigante. Un giorno suonarono alla porta: sulla soglia comparvero due Uomini Verdi che portavano un pezzo di carta. Se ne andarono toccandosi appena i cappelli. Due giorni dopo, tra le lacrime dell’Abbracciatrice, il Gigante partì, una grossa borsa che gli pendeva dalla mano destra. La Piccola tentò di trattenerlo attaccandoglisi alla gamba, ma non poté opporsi ai passi che condussero il Gigante fuori dalla casa. Da allora non si è più visto. Non so perché partì, né dove fosse diretto. Non comprendo la lingua degli umani, né tantomeno capisco la loro necessità di muoversi. Dal canto mio, io sono immobile: osservo soltanto. Poi a sparire furono le cose. La prima fu la scatola luminosa, che un giorno l’Abbracciatr […]

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