Il fuoco della conoscenza

Leggi su Chiacchiere letterarie Ren sudava nella camicia di lino. Aveva arrotolato le maniche e ora anche le braccia erano percorse da grosse gocce di sudore, che nella luce della fiamma rilucevano come piccole gemme. China sulla macchina, gli occhi protetti dal visore e i ciuffi di capelli bruciacchiati sparsi qua e là sulla fronte, Ren cercava di non pensare al sole che tramontava alle sue spalle, al tempo che le scivolava tra le mani a una velocità ingiusta. Nel minuscolo studio si udiva solo il sibilo della fiamma. Dalla finestra sigillata arrivava appena il flebile ricordo della vita brulicante delle strade. Da quante ore fosse chiusa in quello stanzino, Ren non lo avrebbe saputo dire. Scandiva il tempo con il numero di pietre che scartava, con la frustrazione che montava a ogni fallimento. La pila di frammenti accanto a lei cresceva, la sua speranza diminuiva di pari passo. Non mangiava da così tanto che una parte di lei si chiedeva, con curiosità scientifica, quando sarebbe svenuta, ora che perfino bere era diventato un gesto meccanico. Un’altra pietra si infranse, le promettenti sfumature rossastre al suo interno si sciolsero come tante macchie di sangue. Ren ne prese una nuova con rabbia, questa volta di un azzurro così liquido da sembrare acqua marina. La posò nell’alloggiamento e ne approfittò per affogare la frustrazione in un altro sorso d’acqua. Solo allora si accorse di aver prosciugato anche l’ultima borraccia. L’irritazione la investì. Soppesò le possibilità e infine […]

Racconti correlati