Naso FX 0125
Leggi su Biró In principio era la magrezza. Volevo essere ossuta come le influencer, regine della mia epoca. Snella, asciutta. Non dovermi più preoccupare di come mi stesse una maglia, un pantalone o un vestito. Quando sei secca come un’alice ti sta bene tutto, pensavo. Ho eliminato i carboidrati, mi sono imbottita di pasticche, ho sudato alle lezioni di spinning, e da una quarantaquattro sono diventata una quaranta. Finalmente potevo indossare i jeans che volevo, tubini aderenti, minigonne, top. Poco importa che fosse diminuito anche il seno, per quello c’erano i push-up. Ero a mio agio in mezzo alla gente, partecipavo a feste ed eventi; guardavo le altre, le belle da manuale, e non mi sentivo più la solita sfigata sovrappeso. Eppure percepivo ancora una differenza, una sfumatura sottile come il mio punto vita, ma tangibile, fatale. Ero magra come loro, però non somigliavo affatto a loro. Dove cazzo vado con questi capelli arruffati? E la gobba sul naso? E le labbra che sembrano un taglio in mezzo alla faccia? Il fisico scarno non poteva rappresentare il mio punto d’arrivo, era solo l’inizio. Dovevo cambiare tutto se volevo essere davvero desiderabile, sbiadire i tratti somatici della mia famiglia, cancellare il passato per abbracciare il futuro. Di nasi come i miei, lunghi e marcati, se ne vedevano pochi ormai, così come di bocche sgonfie, di zigomi cascanti e di capelli smorti e sfibrati. Il contouring era un palliativo, non la soluzione. Tutti sapevano che si trattava di un artificio, […]