Mistborn. L’ultimo impero di Brandon Sanderson
Leggi su Chiacchiere letterarie Sono passati quasi dieci anni dalla prima volta che ho letto Mistborn. L’ultimo impero, e forse è più corretto dire che sono passate diverse vite da allora. Ho scoperto Brandon Sanderson appena arrivata a Pisa, da giovinetta iscritta a chimica e piena di ingenue idee sul suo futuro (non tutte realizzate, ma a ben vedere meglio così); da quel momento, sul blog si sono susseguiti numerosi articoli dedicati al suo Cosmoverso e ai suoi consigli di scrittura, mentre la stima per il suo lavoro di autore e formatore si andava consolidando. Eppure Mistborn, che è stato l’inizio di tutto, non aveva ancora mai avuto il suo spazio qui su Chiacchiere Letterarie. Se lo conquista adesso, che da non più tanto inesperta appassionata di letteratura torno a Luthadel e lo osservo con gli occhi di una che studia e maneggia storie e vi si rituffa e continua ad amarle, anche nelle loro piccole imperfezioni. Ma cominciamo dall’inizio, da qualche nota introduttiva per chi, fino ad ora, non aveva mai sentito parlare di Sanderson e dei suoi numerosi e affascinanti mondi. Il mondo dei Mistborn Ci troviamo su Scadrial, pianeta del Cosmoverso privo di luna, che come molti altri pianeti dell’universo sandersoniano (se non tutti) ospita una forma particolare di magia legata ai metalli, che si esprime in allomanzia e feruchemia, due facce della stessa medaglia magica. All’epoca dei fatti del primo volume della saga di Mistborn, il regno più florido di Scadrial è L’ultimo […]