Sogno
Leggi su Biró Quando i miei sogni sono diventati noiosi, non sono più riuscito a dormire. È stato come la tragica discesa di un artista brillante nella mediocrità. L’unica vittima del fracasso del mio subconscio sono stato io, il suo committente. Da un giorno all’altro, i miei sogni non avevano più nulla d’interessante. I personaggi, rappresentati da familiari, amici, comparse, non avevano nessuna magia. Mi sentivo come l’unico in vita. Lo scenario era piatto e ripetitivo. Gli edifici sempre gli stessi, a volte con colonne o portoni nuovi. Smisi di prestare attenzione a tutto e il processo del sogno cominciò a collassare. Accadeva sempre più spesso che mi svegliassi con un brutto sapore in bocca, per poi alzarmi per bere e restare sveglio. All’inizio mi sganciavo dal sonno dopo cinque ore, e già questo si ripercuoteva sulle mie energie per l’intera giornata. Dopo un po’ ho cominciato a sentirmi contrariato già alla terza ora. Alla fine, era sufficiente meno di un’ora per uscirne. Ormai nessuna fibra del mio corpo collaborava a conciliarmi il sonno. Ero abbattuto. Ho provato con degli esercizi. È servito solo per farmi fare pisolini di un’ora nel corso della giornata. Esecrabili rappresentazioni del mio inconscio. Bastava sempre meno per disgustare me stesso con quelle narrazioni così povere. La mia situazione per qualche mese è stata questa. Gli psicologi erano completamente persi. I miei sintomi erano quelli di una persona con un serio problema di degenerazione neuronale […]