Cabaret Belzebù | Racconti Indigeribili

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Scritto da Pasquale Sbrizzi-
- Illustrato da da iosonogiuda


Cabaret Belzebù 

Quel sabato sera, come sempre, il Cabaret Belzebù faceva onore al suo nome di ispirazione demoniaca: era affollato come una bolgia infernale di dantesca memoria. Centinaia di anime, sagome deformate dalla coltre di fumo artificiale, ballavano forsennate al ritmo di una techno martellante e di luci intermittenti dai mille colori lisergici. In quel pandemonio, Xenia si faceva largo a fatica tra la folla scalmanata in direzione dei bagni del locale, maledicendo l’istante in cui, giusto poche ore prima, aveva accettato la proposta della sua amica Mariangela di accompagnarla in quel posto così gremito.
«Dai, ! Non vorrai mica trascorrere un altro fine settimana da sola a casa a piangere per quel baccalà di Fortunato!» l’aveva rimproverata Mariangela. «Stasera vestiti carina e vieni con noi al Cabaret Belzebù! Ci divertiremo un mondo!».
E , in netto contrasto con il secco rifiuto che rimbombava nel suo placido cervello di detrattrice delle serate di bisboccia, aveva detto di sì. La ragazza, in opposizio [...]

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