L'esecuzione pubblica di Flavio | Racconti Indigeribili

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Scritto da Davide D'Ambrogio-
- Illustrato da da Danila Riccio


L'esecuzione pubblica di Flavio

L'uomo con la maschera mi concede un ultimo desiderio. Non voglio niente, gli dico, ma mi conosce bene, così accende la sigaretta e me la infila tra le labbra. Dolce fuoco nei polmoni.
L'uomo è minuto quanto un bambino, ma deforme; un mostro ricurvo che non ha nulla di umano, se non la voce profonda, tonante. In qualche modo arriva ad adagiarmi il cappio sulle spalle, come un drappo funebre. Il legno del patibolo cigola sotto i suoi stivali, poi si ferma di fronte a me.
«Sai perché sei qui?», dice il boia, in un’eco estesa come il mondo. 
«Sì, lo so», rispondo.
«Ed è giusto?».
Il mostro alza la voce, la terra trema. 
«È giusto», gli dico. 
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