Inside Out 2 | I grandi escapisti

Leggi su In fuga dalla bocciofila Chi sono i grandi escapisti? Nelle lunghe e infruttuose settimane di ottobre ho pensato molto agli escapisti, senza venirne a capo. Ma forse anche scrivere un racconto è un escapismo? Andare al cinema, leggere l’ennesimo romanzo, lo yoga, le sedute dall’analista, tutti escapismi? Non ne vengo a capo, per questo provo a cambiare argomento. Pensavo di scrivere un racconto sulla coppia, ma se scrivo “coppia” posso davvero prescindere dalla mia? Ogni filosofia, diceva N, non può che configurarsi come una forma di autobiografia. Lasciamo perdere. Il racconto sulla coppia che potrei scrivere, ecco qui: la storia di una coppia, ultimo residuo di non-escapismo, che, da una casa/razzo lanciata nella galassia più oscura, osserva lo stato del loro rapporto tramite il pothos, per capire come sta. Ma il pothos, dirà forse qualcuno dentro di me, dagli anni ‘70 del Novecento ha smesso di fiorire, si riproduce solo tramite talea, il pothos ha abdicato la sua stessa riproduzione e ha confidato che qualcuno lo propaghi al posto suo. Questa è forse una metafora? mi chiedo, mentre la casa volteggia nel cosmo. E se lo è, metafora di cosa? Penso che potrei chiedere ai miei allievi del corso di scrittura di finire al posto mio questo racconto sulla coppia e sul pothos, delegare a loro la mia riproduzione. Il mio psicologo mi ha domandato come penso di oppormi all’escapismo. Non ne ho idea, ho risposto, intanto penso di fermarmi al momento negativo: riconoscere gli escapisti, ecco cosa farò. Diana n […]

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