Felicità | Giraffe

Leggi su In fuga dalla bocciofila di Marco Parracciani (essi vivono)   La bolla è tornata. La bolla non è bella, è semplicemente una bolla, quarto piano, stanza 4, quella con la porta blu e le giraffe disegnate sopra. Tre giraffe grandi, quattro piccole. Tre anni fa, io ero al sesto piano, letto 6, a questo punto sarà una cosa di famiglia. Ma tre anni fa le giraffe non c’erano. Altri tempi. È aprile, fa caldo. Dentro la bolla, oltre al tempo si è fermata anche la temperatura, resa costante dalle facce dei mini-degenti, dei genitori dei degenti, degli infermieri e dei medici. Dalle finestre della bolla si vedono le cime dei pini marittimi. Mi affaccio e penso alle pigne senza pinoli, alla resina che si attacca sui polpastrelli, agli aghi secchi che da terra si inarcano e trapassano la suola di plastica delle infradito solleticando la pianta del piede. Potrei staccargli con un morso l’agocannula dal braccio, prendere figlio, moglie, due vestiti, un comodino e aprire un chiosco di legumi decorticati a Ostuni; tornare a Santa Fiora, Grosseto. Ma non ci sono le giraffe a Santa Fiora. In questi giorni di sospensione prendo la macchina e guido. Esco dall’ospedale che è sera, uno sguardo fugace ai pini illuminati dai lampioni, un bacio alla moglie, un bacio al figlio, una carezza al freddo comodino di plastica e ferro con sopra Saetta McQueen che mi guarda sornione, l’unica macchia di colore nel pallore immobile della stanza. Ascensore piano zero, sottopasso e parcheggio, apro lo sportello giro la chiave e penso […]

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