Maxxxine | Cosa è la felicità

Leggi su In fuga dalla bocciofila Una pista accidentata serpeggia verso l’entroterra dalle rive orientali della mia città. Le nuvole di polvere fanno sgorgare lucide lacrime dagli occhi del viaggiatore stanco, giunto alla sua fermata come un autobus la sera al capolinea in un mondo senza strade. È tempo di rifocillarsi di me. Tra noi umani l’odio per i piccioni è manifesto, vengono addirittura descritti come ratti volanti pieni di malattie, portatori di peste, vilipesi per la loro memoria da cerebroleso e per quel loro incedere goffo, affamato, disperato, homeless del regno animale per eccellenza, il piccione è metafora degli storpi che non vogliamo accettare, osservare dentro di noi, loro sono la manifestazione del nostro handicap interiore che nascondiamo nella grande recita che qualcuno chiama società e che scartiamo dalla nostra attenzione con tutta la superficialità di un flaner postmoderno; ma dall’altra parte dello spettro delle bestie che popolano le strade c’è il passero, che tutti guardano come innocuo, piccolo, leggero, scaltro, simpatico e docile. Quale più stupida cecità ha mai colpito l’uomo! Io ci vedo bene, non sono come tutti gli altri umani ciechi, io vedo, vedo il passero per quello che è, un abile impostore che a suon di sorrisi finirà per ucciderci tutti: il passero domestico ha conquistato il mondo migliaia di anni fa, battaglia dopo battaglia, guerra dopo guerra, sterminio dopo sterminio, come posso fidarmi della sua levità, leggero come una piuma brunastra che cinguetta dei morbidi Cip […]

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