NO. I GIORNI DELL’ARCOBALENO | IL GIORNO DOPO

Leggi su In fuga dalla bocciofila Lineas Entre dos Mundos Il giorno dopo ti svegli e ti chiedi se gli ultimi anni li hai passati a dormire oppure se li hai soltanto sognati. Guardi il pavimento illuminato dal sole del primo pomeriggio che si fa strada tra le fessure della serranda. Per terra ci sono le scarpe scaraventate ai due lati della stanza, i pantaloni, lo zaino con dentro ancora i manifesti che avresti dovuto attaccare in Paseo Ahumada. La maglietta è quella che hai addosso da due giorni e sa di nicotina, sudore e birra.  Ti alzi e vai in cucina, solo per aprire la dispensa e ricordarti che non ci sono più caffè, latte, pane, uova. Scaffali vuoti da non sai neanche quanto tempo perché di tempo per fare la spesa non ce n’è stato, e nemmeno quello per mangiare a casa.  Ti spogli, ti infili sotto la doccia e dopo indossi gli ultimi vestiti puliti rimasti sullo stendino.  Esci di casa e ti incammini verso la sede, dove ti aspettano i compagni. Nell’aria ci sono l’odore dei lacrimogeni e quello dei copertoni andati a fuoco la scorsa notte. Qualcuno intorno a te tossisce, portandosi un fazzoletto alla bocca.  Guardi la fila delle persone davanti alle edicole e poi quelle in piedi, pochi metri più in là, con la faccia sprofondata dentro i giornali e i No che spuntano prepotenti sulle prime pagine. Come ti avvicini al centro, aumentano i ragazzi con le magliette colorate e la bandiera cilena sulle spalle. Corrono, ridono, ti superano, sorpassano le carcasse delle automobili carbonizzate lungo i marciapiedi.  […]

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