Siderurgici valloni

Leggi su Biró Quando andai a farle visita, la scrittrice era un’anziana signora che conservava ancora qualcosa, come una fresca traccia, della sua giovinezza. Capelli corti, uno sguardo tristissimo. Nella sua linda, piccola casa che si affacciava su una delle grandi piazze di L., la penombra era attutita solo da una fievole lampada che gettava la sua luce su una stanza ordinata: un caminetto spento dalla cornice piatta, una libreria e un tavolo.  Ero lì per proporle un contratto per conto della Errantis Corporation, di cui ero produttrice da diversi anni. Seduta intorno al tavolo ovale e nero al centro del suo salotto, prima di iniziare, le confessai di aver iniziato a giocare a La finestra e gli amanti in una notte dei miei diciassette anni, e di averlo amato, nel modo spassionato e fervido che solo i ragazzini possono riservare. Mi rendevo conto di risultare sentimentale, ma era la verità. Mi disse: – Non si preoccupi – la sua voce era incrinata da un leggero tremore – Quel gioco è stato iniziato in così tante occasioni, che ci sono abituata. Allora, mi dica: cosa vuole la Errantis da me? – Forse può sembrare banale – dissi, rendendomi davvero conto di una simile eventualità soltanto in quel momento – In poche parole, la Errantis vorrebbe che scrivesse un seguito de La finestra e gli amanti. La scrittrice mi guardò con stupore, uno stupore che sembrò ancora più grande sulla triste calma del suo viso. – Perché? – Lei lo sa – dissi – La finestra e gli amanti è stato uno dei nostri più […]

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