Mi è scoppiata la moka

Leggi su Biró Mi è scoppiata la moka, un’altra volta, non posso crederci. Ma dovevo aspettarmelo, non sono mai stato bravo a prendermi cura di me.  La mia routine da un paio di mesi è sempre la stessa: sveglia, pipì, denti, dai i croccanti alla Tina, lava i piatti, metti su l’acqua, prepara qualcosa da mangiare, del porridge o del pane tostato con l’hummus, mettiti sul divano con la copertina rossa il té e il libro del momento, goditi la tranquillità, coccola il gatto, scrivi un po’ sul tuo diario, programma la giornata e, quando puoi, concludi con trenta minuti di yoga.  Questo almeno era come me l’ero progettata, mentalmente e fisicamente, sulla mia agenda, pensando che far partire le mattine con questa wave benessere-tumblr-cleangirl mi avrebbe aggiustato il cervello una volta e per tutte. Arrivato a ventisei anni – e soprattutto dopo otto anni di terapia – pensavo di poter tranquillamente affermare di conoscermi, e quindi di sapere anche come ingannarmi, ma lo spaccato dualismo che sento tra il mio essere e il mio cervello non si è mai veramente sanato, e quindi lui continua a imbrogliarmi come e quando vuole senza preavviso alcuno.  Non credo sia particolarmente sano percepirmi come un’entità scissa, come se fossi comandato da qualcosa di esterno a me stesso, però ho già fatto dei passi avanti rispetto al passato, quando usavo rifermi a me come ai “tre”: io e le due parti opposte, perennemente in lotta nel cervello. La verità è che dopo tutta la psicoanalisi, psicoterap […]

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