Coffea Arabiga | Nicolas Guillen Landrian litiga con tutti
Leggi su In fuga dalla bocciofila Lineas Entre dos Mundos Cara Vilma Espin, moglie di Raul Castro e forse tutte le altre cose che sei sono solo sedicenti, mi perdonerai se ti darò del tu. Ti scrivo per farti capire quale rovina sei stata per la mia vita: Quando, nel 1962, hanno inaugurato il primo corso di etnografia a L’Avana, mi hanno insegnato che la ricerca antropologica applicata alla mia stessa cultura necessita di non tirarsi mai indietro di fronte a quella verità che l’analisi dei fenomeni sociali rivela. Il punto non è giudicare, piuttosto ascoltare. Possiamo metterci in ascolto senza giudicare? Se farlo con gli altri è facile, quanto è difficile farlo con noi stessi? Quando poi sono entrato all’ICAIC (Istituto Cubano del Arte e Industria Cinematograficos), mi hanno mostrato i film del neorealismo italiano, del formalismo russo, i documentari degli anni trenta. Impazzivo di gioia, ma la vera rivelazione l’ho avuta quando mi hanno fatto conoscere i registi della Rive Guache, due dei quali sono pure venuti qui a Cuba a insegnarci il loro cinema: all’ICAIC eravamo solo in due ad essere registi afrocubani, neri come nessun altro e per questo sia discriminati, sia usati come propaganda dal regime di Castro per far vedere quanto la rivoluzione fosse inclusiva, non lasciasse indietro nessuno, quanto fosse all’avanguardia, progressista e rivolta al futuro, quando poi in realtà, proprio in nome di questi principi, era la sinistra più retriva, tradizionalista, esclusivista e razzista che ci fosse, con l […]