Oniricon. Il Sogno, l’Incubo, l’Altrove
Pubblichiamo in questa sede, con il consenso di Axis Mundi Edizioni, una versione estesa dell’editoriale del terzo albo annuale dell’omonima rivista cartacea (ONIRICON: il Sogno, l’Incubo, l’Altrove) in cui vengono brevemente presentati gli articoli che compongono la pubblicazione e, in aggiunta, alcuni estratti supplementari tratti dagli stessi. Sogno di un’ombra è l’uomo, sentenziava Pindaro in un celeberrimo verso dell’ottava Pitica, a sottolineare la condizione esistenziale umbratile dell’essere umano. Ciò nonostante l’esperienza onirica fu da sempre, per l’uomo antico così come per quello moderno, viatico per meraviglie oltre che per orrori, come ben dimostra la storia meta-letteraria e sacrale-religiosa delle società umane e dei suoi singoli, maggiormente illuminati, esponenti. Nella concezione di William Blake prima e di William Butler Yeats poi il Sogno si interseca con l’ambito della Visione e dell’Immaginazione divina, al punto che è praticamente impossibile distinguere l’uno dalle altre, come dimostrano in maniera inconfutabile gli scritti dello scrittore irlandese dedicati al grande artista inglese, in questa sede analizzati dal sottoscritto. «Per Yeats come per Blake, per accedere alla dimensione ultima (e al tempo stesso primigenia) della realtà occorre abbattere le vecchie forme e strutture, forzando così i nostri sensi ordinari e distruggendo la fitta rete di false deduzioni create dalla ragione, cui nell’escatologia blakiana va attribuita una funzione spec [...]