Licorice Pizza | Vita su Marte

Leggi su In fuga dalla bocciofila     di Arjuna Cecchetti (essi vivono)   Il vagone di testa del treno delle sette era deserto, fatta eccezione per questa ragazza con i capelli nerissimi e il naso ebreo, anche se poi ho scoperto che lei non era ebrea e che “naso ebreo” non si può dire. Indossava l’uniforme scolastica con lo stemma rosso sul pullover blu e una giacca impermeabile del colore dello stemma. Our Lady, una scuola lontana dal nostro quartiere. Sotto il maglione aveva una seconda o forse era una prima. Ah, non portava le calze e teneva i calzettoni abbassati anche se eravamo in inverno. So tutte queste cose perché quando siamo scesi l’ho seguita fino al marciapiede del Trinity dove poi è sparita salendo sul tram. L’ho seguita quella mattina e quella dopo e quella dopo ancora. Poi, il venerdì, vedendomi entrare nel vagone, si è spostata per farmi posto e per poco non mi è venuto un infarto. Mi sono seduto e abbiamo cominciato a parlare delle rispettive scuole e dei diversi mezzi di trasporto che eravamo costretti a prendere per raggiungerle e lei ha detto «ho visto che hai la bici pieghevole» e io ho risposto «l’ho chiesta per Natale», e lei «l’hai chiesta a chi?» Mi sono imbarazzato perché anche se ho quindici anni scrivo ancora la letterina, lo faccio per avere una lista. «L’ho chiesta ai miei», e lei ha fatto una faccia come se avessi effettivamente detto “a Babbo Natale”. Da quel momento abbiamo viaggiato insieme e una mattina ha detto che quella […]

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