Tigri ed Eufrate
Leggi su Biró La settimana iniziò il quindici di agosto. Vorrei fossimo tutti d’accordo che le settimane non dovrebbero iniziare di quindici di agosto e che niente ad agosto dovrebbe iniziare, soprattutto le settimane. Agosto è per finire. È un buon momento per essere lasciati e per finire i libri che avevi iniziato a luglio. Io quella settimana avevo dieci libri iniziati a luglio e quasi finito i soldi. Per fortuna avevo rimediato un lavoro: restare a Roma per badare ai gatti. Non a tutti i gatti, solo ad alcuni, i più redditizi, che vivono in attici luminosi e bevono da un depuratore d’acqua per felini. Anche Priscilla, la mia coinquilina ventenne, aveva bisogno di soldi ma non quanto me, per cui non aveva cercato anche lei un lavoro. Si sa che i giovani hanno meno bisogno di soldi, che ai giovani va bene mangiare riso in bianco anche di quindici di agosto, che non hanno bisogno di spendere di più per assumere proteine e vitamine. Ma io ero rassegnata ad essere adulta e per bilanciare la mia dieta sono uscita di casa un lunedì afoso, con un vestito leggero e i capelli legati male, già bagnati di sudore. Priscilla è rimasta a casa a leggere. Compri il gelato quando torni? Mi ha chiesto con i suoi occhi gialli all’ombra di un ventilatore. Si, va bene, ho risposto. Andiamo insieme in gelateria dopo che ho dato da mangiare ai mici. Poi ho sbattuto forte la porta rossa di casa e mi sono buttata in strada pronta a farmi incendiare da Roma. La città ad agosto si surriscalda, ribolle nella sua c […]