L’America più conservatrice chiama Legittima vendetta di S. A. Cosby

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Ike Randolph e Buddy Lee Jenkins sono due ex galeotti. Il primo, nerboruto e afroamericano è riuscito a ricostruire la sua vita e la sua dignità attraverso un’attività di giardiniere, il secondo, esile bianco dalla battuta facile, ha ridotto la sua esistenza a un cumulo di macerie a causa dell’alcolismo. Non si conoscono, ma hanno qualcosa in comune: entrambi i loro figli sono stati uccisi a colpi di mitragliatrice. I due ragazzi stavano insieme e crescevano una bambina nata da una maternità surrogata. Ike e Buddy si incontrano così al funerale dei loro ragazzi senza avere niente da condividere, se non il desiderio di vendetta. Buddy è smanioso di trovare i responsabili del duplice omicidio, però Ike non vuole tornare dietro le sbarre e vorrebbe tenersi lontano dai guai, ma dopo che la tomba dei due giovani viene profanata, anche il suo stoico senso di sopportazione si sgretola, risvegliando le sue pulsioni di pura violenza. Legittima vendetta è un’opera firmata da Shawn A. Cosby, autore già parzialmente conosciuto in Italia grazie al romanzo Deserto d’asfalto, edito da Nutrimenti edizioni, tradotto da Nicola Manuppelli, ma che oggi riesce ad avere uno spazio maggiore all’interno della grande distribuzione grazie a Rizzoli, nella traduzione di Giuseppe Brescia. Il romanzo si svolge nella patria natia dello scrittore: la Virginia, uno Stato del sud rimasto ancorato a “principi” duri da abbattere: il razzismo e soprattutto l’omofobia, piaghe che oggi, egregiamente supp [...]

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