La zona d’interesse | Il pergolato

Leggi su In fuga dalla bocciofila Quell’anno le piogge di marzo e aprile erano state abbondanti e i bacini idrici sulle montagne avevano raggiunto il livello massimo. Gli esperti garantivano che ci sarebbe stata acqua disponibile per tutta l’estate. Ascoltavo la radio in cucina aspettando che mio padre passasse da casa per aiutarmi a montare il pergolato in terrazza. La radio, quella mattina, sembrava dare spazio solo a buone notizie. Era stato firmato un cessate il fuoco per la guerra in corso, con alcuni membri astenuti e uno Stato, sempre il solito, naturalmente contrario, ma la risoluzione era comunque passata. Aspettavo mio padre senza nessuna impazienza, l’intera giornata libera da dedicare al pergolato, quando squillò il telefono ed era lui che diceva che era imbottigliato nel traffico e che avrebbe fatto tardi per il nostro appuntamento. A me non importava, anzi, mi dava modo di continuare a fare le mie cose ancora per un po’, come fossi in vacanza da tutto, stare al tavolo ad ascoltare la radio bevendo un caffè americano e fumando una sigaretta. Dopo pochi minuti suonarono alla porta ed era già lui. «Era meno peggio di quello che pensassi» disse mio padre. «Un’enorme fila che poi si è sgonfiata e dissolta come un banco di nebbia». «Meglio così», risposi io. «Forse» aggiunse lui, «dipende dal fatto che i lavori della metropolitana di superficie stanno finendo. Hanno calcolato che l’ottanta per cento del traffico cittadino svanirà, di conseguenza. Mi è sembrato tanto, l’ottanta per cento». «Se lo hanno […]

Racconti correlati