Cercare il proprio passato. Portugal di Cyril Pedrosa
Rileggere storie amate è un atto di coraggio sottovalutato. C’è chi ha il potere di dimenticarsi ogni dettaglio del libro divorato tempo addietro, eppure ne ricorda le emozioni, soprattutto se è riuscito a perdersi meravigliosamente nelle sue pagine. Riprendere quella lettura fra le mani, quindi, potrebbe essere rischioso. Le parole, o nel caso dei fumetti le tavole, erano davvero così perfette? Quanto ha influito lo stato d’animo del passato sull’innamoramento rimasto nel cuore e mai dimenticato? A volte, si potrebbe rimanere delusi nel ritrovarsi nuovamente davanti a una storia letta nel passato. Di certo, ciò non può accadere con Portugal di Cyril Pedrosa, un graphic novel intenso pubblicato per la prima volta nel 2011 e arrivato in Italia nel 2013 grazie a Bao Publishing. La prima cosa che rimane impressa nel cuore è il formato di questo volume. Per leggerlo ci vogliono braccia e gambe forti per poter reggere questo cartonato 24×32, con quasi trecento pagine a colori. Ed è una meraviglia già solo sfogliarlo, con questi colori caldi e freddi che si alternano, le linee ingarbugliate che si rincorrono e si perdono a rappresentare i pensieri del protagonista, Simon, che non si fermano mai. D’altronde, anche tutti i personaggi della storia di Cyril Pedrosa sono in continuo movimento. Portugal, infatti, inizia con un viaggio e termina con una cartolina. L’andare e tornare sono le caratteristiche principali di questo graphic novel che si muove tra Francia e Portogallo.&# [...]