Giorgio Vasta: “Cerco l’autoritratto di una voce” – Intervista a cura di Giulia Oglialoro

Leggi su Poetarum Silva Per Marina Cvetaeva esistevano due specie di poeti: i poeti-fiume, che scrivono seguendo un corso e uno sviluppo, e i poeti-lago, le cui opere scaturiscono attorno a un’unica ossessione. Il lago di Giorgio Vasta è Palermo, o meglio, il senso di profondo spaesamento che gli procura Palermo, l’incapacità di coincidere del tutto con la città che […] […]

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