Da poeta a traduttore: la memoria vivificante di Seamus Heaney

Leggi su Nazione Indiana   Di Matteo Bianchi Seamus Heaney fu affine a Giovanni Pascoli ancora prima di conoscerne l’opera. A testimoniarlo con una sinestesia d’antan è il secondo verso del secondo dei Glanmore Sonnets: «Words entering almost the sense of touch» – «parole che quasi penetrano il senso del tatto», tradotto da Paolo Febbraro in Fild Works (1979). […] […]

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