Yannick | Quando ero carta adesiva

Leggi su In fuga dalla bocciofila     Venticinque sono tanti, ma non è impossibile. Si può fare, pensava, mentre infilava la cartolina nella tasca della giacca. Considerando che ne aveva già ottenuto uno, adesso gliene mancavano solo ventiquattro e aveva un mese di tempo. Erano piccoli, tondi e incredibilmente luccicanti, di un argentato caledoiscopico, molto affascinanti in tutte le loro minuscole sfaccettature. Per non parlare della colla, che era davvero di altissima qualità, non saresti mai riuscito a staccarli senza portar via la carta. Bisognava incollarli con la massima attenzione, seguendo precisamente i margini e stando ben attenti a non fuoriuscirne, per evitare che poi ti facessero storie. Pensava che per non avere problemi, in fondo, bastava non essere sciatti: che terribile difetto, la sciatteria. Pensava. Questa volta gliene dettero solo due. Era stato molto parco, d’altronde, aveva preso giusto qualcosa di fresco per la settimana. Va bene lo stesso, pensò, era un buon compromesso tra il suo portafogli e il raggiungimento dell’obiettivo. Tre giorni prima poi, aveva avuto un vero e proprio colpo di fortuna. La signora che lo precedeva, signora davvero gentilissima, gliene aveva ceduti tre. Così, senza volere niente in cambio. Fu proprio ricordandosi di lei che decise di tentare di nuovo la sorte. Uscito sul piazzale individuò due ragazzini seduti su una panchina, bevevano succo di frutta direttamente dalla bottiglia e sgranocchiavano due grandi schiacciate farcite, qualcosa dovevano pur […]

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