Perdere il fiato | Racconti Indigeribili

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Scritto da Paolo Perlini
Illustrato da Michela Crespi


Perdere il fiato

Ci giocavamo, io e Luca, a trattenere il fiato. Poi si unì anche mio cugino Stefano e infine tutti gli altri. Facevamo partite, come se si trattasse di tornei di biglie, figurine, ping-pong. 

Io ero uno dei più bravi, se non il migliore: mi allenavo da anni ed ero capace di superare i due minuti. Poi venne Claudio, che aveva un torace ampio come il mio armadio. Tutti gli dicevano che era troppo grande e grosso per avere dieci anni, lui replicava mostrando il tesserino della squadra di calcio. Peccato che fosse quello di suo fratello minore.
«Sono nato così, che colpa ne ho se voi siete dei nani?».
E quindi, la vigilia di Natale si fecero le squadre, tredici da una parte e tredici dall’altra, come nella disfida di Barletta e si arrivò alla partita finale.
Spompati, sfiniti, sfiatati come camere d’aria forate, in ventiquattro mollarono.
Sulla terra battuta del piazzale davanti alla chiesa, all'ora della messa vespertina, quando il sole tingeva di arcobaleno le vetrate della chiesa, io e Claudio ci [...]

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