Normal People | Walkman

Leggi su In fuga dalla bocciofila     Alla fine dell’estate ci scambiavamo un oggetto, qualcosa da stringere una volta arrivati a casa, in città, per ricordare di essere ancora vivi. Lui mi diede la sua maglietta. Non una maglietta qualunque, proprio quella che indossava certe sere, quando metteva anche il gel e il profumo e non si appoggiava al muretto per tenere i pantaloni puliti. Me ne accorgevo quando era una di quelle sere, lui si guardava attorno e non guardava mai me.   «Posso regalarti la mia maglietta?». «Quale maglietta». «Quella rosa e bianca». «Perché dovresti darmi la tua maglietta». «Dai, io ti do la mia maglietta e tu mi dai questa collana», sfiorandomi la clavicola. Il medaglione con il simbolo della pace era l’oggetto più trasgressivo che possedevo. «Ti piace molto la tua maglietta, non la voglio». «Mi piace molto anche la tua collana». «Se ci tieni». Afferrò il cordoncino e lo fece sfilare sopra la mia testa, tenendomi la mano tra i capelli forse più a lungo del necessario. Non era una cosa romantica, nessun ti voglio bene, scambiamoci i numeri di telefono, sentiamoci ogni tanto, scrivimi una cartolina per Natale, no. Non eravamo nemmeno così amici. Ci facevamo compagnia mentre gli altri sembravano divertirsi molto più di noi. Stavamo in silenzio sulle altalene strusciando le suole delle scarpe sulla sabbia, poi ci infilavamo sul dondolo per fumare, lui restava in piedi facendo oscillare la struttura rugginosa. Si sedeva di fronte a me e accendeva la sigaretta, mi passava il […]

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