Horny-Torinco Night | Prossimità

Leggi su In fuga dalla bocciofila di Daniele Montorsi “Potremmo scopare”. Il mio corpo compatto e basso; le mie mani da uccellino; tutto di me divenne immenso sotto la coltre di quelle parole. Un seme di Dente di Leone planò leggero sulla mia spalla. Un piccolo sciame bianco viaggiava poco distante, solitario e compatto a mezz’aria. Lo scacciai immediatamente, facendolo sparire tra i traffici collettivi di quella specie di sagra post apocalittica che dilagava nelle strade. Marcos cercava di conciliare quel gesto con le mie parole, quasi le avessi appena disintegrate. Pareva improvvisamente piccolo dentro i colori della squadra del suo quartiere. Mi sentivo come quando andavo in piscina, nella zona comune per asciugarsi i capelli; incassata tra specchi che si fronteggiavano, in cui vedevo moltiplicare il modo aggressivo con cui soppesavo corpi pieni di nudità appena tenuta a freno. Rispose con un “Vieni”, mentre per uno strano senso del pudore si infilava la maglietta della squadra nei pantaloncini. Un ricomporsi infantile, il ricordo delle raccomandazioni della madre, dentro quel velo così facile da togliere. Ci spogliammo e ci mordemmo come cani contro la porta chiusa della sua camera d’albergo, riempita dall’aria condizionata ancora accesa. Marcos si abbassò i pantaloncini a metà, poi cominciò ad armeggiare con i miei, spogliandomi a strattoni. Io gli abbassavo completamente le mutande e glielo prendevo in mano, interrompendo ogni suo gesto. Glielo stringevo e quasi dovevo far attenzione a non esagerare – u […]

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