Scrivere e leggere più che si può. Intervista a Filippo Balestra

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Sei un poeta, poetry slammer o poeta performativo orale, con una formazione teatrale alle spalle: quanta oralità finisce nelle tue storie, quanta drammaturgia scritta – pur di darti all’istinto narratologico – resta fuori? Be’, il teatro è vita, come si dice, e io per ora vivo. Comunque, non ho una vera formazione teatrale alle spalle...

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