Intervallo di terza | Il luogo segreto

Leggi su In fuga dalla bocciofila LEGGI LE PUNTATE PRECEDENTI   Il ragno ha tessuto una tela con cento spirali, si è ritirato alla sua periferia e ha iniziato a guardare le mosche, le coccinelle, gli esseri piccoli del mondo che vi rimanevano incastrati, e i loro arti balbettanti che tremavano nello stento. I suoi occhi hanno lampeggiato la luce lunare quando la grossa farfalla notturna, pelosa come una noce di cocco, planava al centro dell’opera mistificatoria e la distruggeva con una forza ignota. Il ragno non l’aveva ancora mai vista: colore del legno sul legno si era sempre nascosta. Poi si era mossa goffamente; ma adesso faceva rumore. La chiave luccicava nel pugno di Guido e Simona Mannaroli, detta Manna, la guardava attentamente. La farfalla notturna che perdeva la sua vita fatta di polvere magica, si imbrattava di seta e saliva, soffocava nella bellezza della rivoluzione, era la preda dallo spirito più grande, era Simona Mannaroli, detta Manna, mentre si muoveva e avvicinava le sue labbra a quelle di Guido, incredula, risoluta. La Manna teneva gli occhi spalancati e da quella distanza diventavano due portali verso frammenti di vita che tra i battiti delle ciglia di Guido si muovevano come le larve di zanzara si muovono nelle pozze riscaldate dal sole, e sentiva le labbra del ragazzino secche, per la vergogna, che cercavano di capire cosa fare di quelle che gli si erano posate sopra. La mano di Guido era sudata e perdeva la presa sulla chiave, ma lei la faceva passare lentamente nella propria – le […]

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