Intervallo di terza | Il cortile

Leggi su In fuga dalla bocciofila LEGGI LE PUNTATE PRECEDENTI   di Aquiles José Martínez Pérez     «Tutto a posto, secchioncella?» ha detto Biagio. «Si… Credo…» «Ma sei sbiancata, ragazza. Guarda che forse non spaccia, o forse non è il ragazzo che dici tu.» «Cioè, si, sto bene.» Anzi, sicuramente non è lui. Te l’ho detto: quello di cui parlo io è stato sospeso. E poi…» «Tutto a posto, Biagio. Davvero». Ma la Manna sapeva che non era per niente a posto. Anzi, ora era un gran casino: «Riposo assoluto e immediato» aveva consigliato il medico in seguito a episodi allucinatori. «Allontanarsi da stimoli visivi e auditivi. Altrimenti…». In seguito potevano essercene di ulteriori. Alcuni erano evidenti, da quanto folli. Ma altri erano insidiosi. E allora lei non capiva più dove finiva la realtà. «Prendi un po’ d’aria, almeno.» ha detto Biagio. «Ora ti saluto. Nell’ufficio della preside hanno fatto un disastro che metà basta», ha aggiunto. O forse no. Anzi, no. Questo non l’ha detto Biagio, ha pensato la Manna. «A domani, Biagio». «A domani, secchioncella» ha detto, e le ha dato le spalle. «Biagio, aspetta… Perché hanno sospeso il ragazzo della 3°C?» «Te l’ho detto: no lo so per certo.» Si è avviato verso l’uscita che dava sul cortile, seguito dal barboncino. Si, dal barboncino. «Ma credo sia stata tu, secchioncella. Credo sia stata proprio tu a farlo sospendere». Ha detto lui, forse. Ed è uscito, lasciando la porta aperta. Da lì è entrata un’aria fredda. E anche un gran chiasso. Non il solito. Non quel […]

Racconti correlati