La danza del ricordo
LA DANZA DEL RICORDO
di Francesco Basso
Una donna sul furgone fa le bolle. Sembra una bambina. È in un parcheggio, seduta sul sedile del passeggero. Il furgone su cui si trova è di una ditta di trasporti. Starà aspettando che il partner torni dopo aver scaricato del materiale. Lei fa le bolle. Un viale di palme, in fila una dietro l’altra, tutte identiche, una strada infinita. Scrivo appunti mentre sono seduto a un bar sul porticciolo. Il nome è “Vecchio Molo”. Un dehors spazioso, in legno. Mi diletto a venire qui, di tanto in tanto, soffermandomi su certi particolari per poi spaziare con l’immaginazione. Scrivo tutto sul mio taccuino. Prima, mentre venivo qui, una donna, reggendo un bastoncino viola, soffiava davvero delle bolle verdastre, e stava davvero sopra un furgone. Non so perché, ma quella scena aveva destato la mia curiosità, tant’è che l’ho trascritta: una donna sulla trentina che fa le bolle a bordo di un camion da lavoro. E poi le palme, tantissime, davano un non so che d’infinità… La mia concentrazione viene interrotta dalla musica emessa dalle casse del bar. Un ballo latino americano rivisitato, con battiti elettronici scaraventati a ripetizione. […]